Juventus, caso plusvalenze: il risultato delle indagini

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Agnelli
Andrea Agnelli ( ph: Fornelli/Keypress )

Terremoto Juventus, arriva l’esito dalla procura di Torino

Si chiude la triste vicenda che riguarda la Juventus sui falsi in bilancio. Ieri la società Juventus FC ha ricevuto le notifiche, da parte della procura di Torino, di chiusura delle indagini riguardati i seguenti reati. I bianconeri sarebbero stati accusati di falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni inerenti al mercato svolto. A notificarlo è stato il procuratore capo di Torino, Anna Maria Loreto, che secondo l’accusa, sarebbero stati alterati i bilanci. Sempre secondo le indagini preliminari gli indagati coinvolti erano 16 tra cui il presidente Agnelli e il suo vice Nedved. La Procura fa sapere anche di aver “depositato al Giudice delle Indagini Preliminari richiesta per l’applicazione di misure cautelari personali per alcuni indagati”. La misura richiesta, e rigettata, erano gli arresti domiciliari per il presidente bianconero Andrea Agnelli. Presentato l’Appello. Ora, però, andiamo a vedere nel dettaglio quello che sostiene l’accusa.

Plusvalenze e bilanci

Secondo l’accusa “Il quadro probatorio acquisito consente di delineare una attività di alterazione delle poste di bilancio e quindi dei risultati di esercizio. Tali operazioni sono state ritenute fittizie, anche alla luce del contenuto di conversazioni registrate nel corso delle indagini”.

Bilanci

Continua l’accusa dicendo:“Quanto all’esercizio 2018 risulta essere stata indicata una minor perdita di esercizio, pari a 39.596.000 euro anziché 84.506.000 euro; un patrimonio netto positivo, pari a 31.243.000 euro, anziché negativo, pari a 13.367.000 euro. Quanto all’esercizio 2019 risulta, secondo le conclusioni del consulente, essere stata indicata una minor perdita, pari a 89.082.000 euro anziché 230.732.000 euro; un patrimonio netto positivo pari a 239.204.000 euro anziché 47.543.000 euro. Quanto all’esercizio 2020 risulta essere stata indicata una minor perdita di esercizio, pari ad 209.5 14.000 euro anziché 222.477.000 euro; un patrimonio netto positivo, pari a 28.827.000 euro, anziché negativo, pari a 175.791.000 euro”.

Stipendi

“Sussistono concreti elementi per ritenere che, con riguardo alla prima manovra stipendi (stagione sportiva 2019/ 2020), i calciatori, in accordo con la società, abbiano rinunciato a percepire, in concomitanza con il periodo pandemico, una sola mensilità e non quattro, come per contro comunicato da Juventus FC nel marzo 2020. Le restanti tre mensilità, in ipotesi di accusa, non sarebbero state oggetto di rinuncia, bensì di differimento ad esercizi successivi”. Inoltre:”Avente ad oggetto accordi individuali di riduzione stipendiale per le mensilità marzo-giugno 2021, a seguito di perquisizione sono state rinvenute e sequestrate, al di fuori della sede sociale, scritture private contenenti l’impegno incondizionato della società al pagamento degli stipendi oggetto di riduzione, anche in caso di trasferimento del calciatore a club terzo e, pertanto, di contento contrario a quanto risultante dai contratti depositati presso la Lega”.

Agenti

La procura accusa anche gli indagati di dichiarazioni fraudolente grazie all’uso di fatture false.“Essendo emerso, secondo questo Ufficio, come la Juventus abbia corrisposto ad agenti somme per prestazioni che non hanno trovato riscontro e che, pertanto, sono considerate inesistenti, con contestuale danno all’Erario per indebita detrazione di Iva”.

Davide Parravano
Davide Parravano, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero