Ucraina-Italia, Barella: “Siamo abituati a giocare in diversi campi”

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Ucraina-Italia, Barella
NICOLO’ BARELLA SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ucraina-Italia è una sfida cruciale per gli uomini di Spalletti, che tenteranno di qualificarsi a Euro 2024 che si svolgerà domani a Leverkusen.Ecco che cosa ha detto Nicolò Barella, il giocatore dell’Inter che ha preso parte alla conferenza stampa il CT Luciano Spalletti.

Ucraina-Italia, le dichiarazioni di Nicolò Barella

Come state fisicamente? Venerdì hai giocato tutta la partita.
“C’è stato poco tempo per recuperare, ma quando giochi partite così importanti trovi energie che molto spesso non pensi di avere. Siamo pronti per la partita di domani, siamo carichi”.

Il non allenarvi qui può influenzarvi sulla gara di domani?
“Siamo abbastanza abituati a giocare diversi campi, in diversi stadi. E’ una gara talmente importante che questo aspetto va in secondo piano”.

Quali sono le differenze tra la gara di venerdì e questa?
“L’importanza è la stessa, questa partita può farci staccare il pass per gli Europeo per difendere il titolo. La gara con la Macedonia del Nord ci ha dato la possibilità di avere il destino tra le nostri mani e questo è sempre un vantaggio”.

Contro la Macedonia del Nord all’Olimpico la vostra migliore partite. L’impressione è che sempre meglio state capendo il calcio di Spalletti.
“Sicuramente quando inizia un nuovo percorso c’è sempre bisogno di tempo e in Nazionale ce n’è poco per mettere a fuori le differenze. C’è stata subito grande disponibilità da parte del gruppo. Vogliamo sempre mostrare un calcio propositivo e il fatto di aver subito due gol in due circostanze lo testimonia. Ma poi abbiamo reagito e aver vinto 5-2 è una grande iniezione di fiducia per noi”.

Avete parlato tra voi dei calci di rigore. Saresti pronto eventualmente?
“Sì, sarei assolutamente pronto per tirarli ma ci sono rigoristi più abituati di me a calciarli. Per quanto riguarda Jorginho, i rigori si sbagliano, si segnano… Dobbiamo solo ringraziarlo per quello che ha fatto in questi anni, con la sua esperienza ci ha aiutato a migliorato. Possiamo solo ringraziarlo. Poi il rigorista lo decide il mister e Jorginho è un campione talmente affermato che non ha bisogno delle nostre coccole. Col mister non ne abbiamo parlato”.

Come si gestiscono partite così?
“E’ molto più facile gestire la partita quando c’è un risultato acquisito, proveremo a vincere e a mettere la partita sui nostri binari. Ottenere altri tre punti sarebbe un ulteriore step di fiducia, vincere una gara non è pareggiarla ma sappiamo di poterla anche pareggiare. A fine partita eventualmente non dobbiamo per forza inseguire il successo, ma sempre meglio provare a vincerla subito”.

Leonardo Berisha
Redattore sportpaper.it, esperto di calcio italiano ed estero