Verso Feyenoord-Roma, in Europa De Rossi deve reggere il confronto con Mou | Già da domani

La Roma di Daniele De Rossi è attesa dalla sfida contro il Feyenoord in quel di Rotterdam valida per l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. La pressione è tanta, ma De Rossi si affida ai suoi campioni.

43
serie a tim 2023 2024: roma vs inter
L’URLO DI DANIELE DE ROSSI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Roma di Daniele De Rossi vola a Rotterdam per l’andata degli spareggi di Europa League contro il Feyenoord, in un incrocio che è diventato ormai una classica del calcio europeo. Non c’è nemmeno bisogno di presentare i precedenti, che negli ultimi due anni hanno visto la squadra giallorossa allenata da Josè Mourinho prima vincere la finale di Conference League ai danni del club olandese, poi eliminare la stessa ai quarti di finale della scorsa Europa League con una prestazione eccellente allo Stadio Olimpico, pur avendo sofferto e perso la partita di andata al De Kuip.

Ed è proprio il De Kuip ad essere un fattore importante per la squadra olandese, che quando gioca in casa si trasforma, spinta dal calore e dalla forza dei propri tifosi. Per la nuova Roma di Daniele De Rossi questa sfida arriva in un momento di entusiasmo e sarà utile per misurare il livello di personalità internazionale del nuovo progetto giallorosso, prerogativa principale della gestione Mourinho.

De Rossi alla prima in Europa, è pronto a sorprendere ma chiede attenzione

Sarà interessantissimo vedere il modo in cui il nuovo allenatore giallorosso preparerà la prima gara di una competizione UEFA della sua carriera. Nella partita con l’Inter ha dimostrato di non voler rinunciare alla propria idea e al tempo stesso di esser pronto ad adattarsi alle diverse necessità che ciascuna partita presenta.

De Rossi vuole andare a Rotterdam a imporre il dominio del gioco, per far valere la differenza di valori tecnici tra le due squadre e provare a portare a casa un risultato favorevole in vista del ritorno, che si giocherà giovedì prossimo allo Stadio Olimpico. Da giocatore ha già vinto in quello stadio, nello stesso turno della stessa competizione, nel 2015 con Garcia in panchina (Feyenoord-Roma 1-2, con i gol di Ljajic e Gervinho) e per questo conosce il livello di attenzione necessario per fare risultato in quello stadio.

L’ombra di Mourinho, la pressione sulla squadra: De Rossi chiede ai suoi personalità

Un altro discorso da non sottovalutare è quello delle pressioni. Se nelle prime uscite in campionato De Rossi è stato abile a trasformare queste in entusiasmo, in una competizione in cui il suo predecessore ha faticato nella sua esperienza romanista, l’Europa ha rappresentato nei due anni e mezzo di gestione Mourinho il parco giochi preferito della Roma, che oltre a risultati importantissimi e inediti nella sua storia, ha inanellato in ambito internazionale una serie di prestazioni di livello che in campionato ha faticato a trovare.

La pressione sull’allenatore e sulla squadra dunque è ancora maggiore nell’impegno europeo, perché De Rossi sa che un passo falso in questa fase della competizione comporterebbe inevitabilmente un riacutizzarsi del sentimento mourinhista nella piazza tanto calda quanto instabile di Roma, che lui conosce benissimo, e sa che questo potrebbe demotivare e rallentare il percorso della squadra.

Dopo la sconfitta con l’Inter infatti il malumore è tornato a farsi sentire, seppur attenuato dalla consapevolezza di aver perso contro una delle squadre più forti d’Europa, e sono piovute critiche sulla squadra e sui giocatori. Anche Romelu Lukaku è stato oggetto di critiche da parte di tifosi e stampa romanista, reo di aver perso quella brillantezza sotto porta con cui si era presentato a Roma a inizio stagione.

Ma De Rossi conosce questo tipo di giocatori e sa che in notti del genere possono accendersi e regalare gioie al proprio popolo. Servirà il miglior Romelu Lukaku per fare risultato nel catino infernale del Feyenoord, e l’attaccante belga potrà contare sulla ritrovata brillantezza di Pellegrini e sull’infinita classe di Paulo Dybala. Alla prima sfida europea della sua vita, De Rossi non può che affidarsi ai suoi giocatori di maggior classe e personalità per andare a trovare un risultato importante, che darebbe entusiasmo e credibilità alla sua proposta sulla panchina della Roma.

Gabriele Aloisi
Redattore sportpaper.it, esperto di calcio italiano ed estero