Euro 2020: analisi prestazioni fisiche delle Nazionali favorite

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Logo Roma città ospitante Uefa Euro 2020 ph: Fornelli/Keypress
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Si è appena conclusa la fase a gironi di Euro 2020. La manifestazione sino a questo punto non ha offerto particolari sorprese in negativo, per quanto riguarda le Nazionali favorite nei pronostici della vigilia. Sono riuscite tutte a raggiungere l’obiettivo della qualificazione agli ottavi di finale. Abbiamo però avuto modo di apprezzare un rendimento differente tra le squadre più quotate per la vittoria finale. Non tutte hanno offerto esibizioni brillanti, soprattutto nel contesto delle prestazioni fisiche, oltre che del gioco espresso. Grazie ai dati che ci sono stati forniti da Skill Corner, società operante nel campo del broadcast tracking data, possiamo presentarvi una scala di valori di rendimento atletico offerti dalle 8 formazioni più accreditate nelle prime tre partite disputate nel torneo. Prenderemo in esame alcuni dati rilevati negli incontri giocati da Italia, Olanda, Belgio, Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e Portogallo. Il nostro studio ha l’obiettivo di fornirvi alcune indicazioni e spunti utili per fissare una vostra ideale scala di valori in vista delle gare a eliminazione diretta. Le quali prevedono, tra le altre, due grandi sfide quali Belgio-Portogallo e Inghilterra-Germania.

Valori High Intensity (Hi)

Iniziamo la nostra analisi prendendo in esame i valori High Intensity (HI). Con questo specifico valore, Skill Corner rileva la distanza coperta dai giocatori di una squadra ad una velocità superiore a 5.5 m/s (19.8 km/h) e il numero di volte che riescono a raggiungerla nell’arco della partita. La misurazione viene effettuata prendendo in esame le prestazioni fisiche offerte dai 10 giocatori di movimento (portieri esclusi) impegnati nella partita. Non incidono nel calcolo le sostituzioni effettuate nel corso della gara, trattandosi di un valore di squadra. I giocatori subentrati dalla panchina contribuiscono allo stesso modo dei titolari nel calcolo del dato in oggetto.

Cominciamo osservando la media della distanza HI coperta dalle 8 formazioni oggetto della nostra analisi. Il valore migliore è di gran lunga quello dell’Olanda. La formazione di Frank De Boer si issa al primo posto di questa speciale graduatoria con 8644,36 m. Nessuna delle rivali si avvicina a questo numero. Basti pensare che l’Inghilterra, seconda, si ferma a 7240,12 e l’Italia, terza, a 7116,50. In fondo alla graduatoria troviamo la Francia, con soli 5756,49 m.

La situazione non è troppo diversa contando il numero di attività HI rilevato nelle 8 formazioni. Primeggia la graduatoria sempre l’Olanda, con una media di 648,75. Gli Orange staccano nettamente tutte le rivali anche in questo caso. A seguire troviamo il Belgio con 554,21 e poi l’Inghilterra con 547,47. Gli Azzurri si trovano subito dietro le due formazioni appena citate, a quota 536,97. In fondo troviamo nuovamente la Francia, con un valore che si ferma a 436,71.

Riassumiamo ore le due graduatorie dandovi modo di prendere nota dei valori di tutte le 8 formazioni.

DISTANZA HI                                                        ATTIVITA’ HI 

1-Olanda 8644,36                                                  1-Olanda 648,75  

2-Inghilterra 7240,12                                             2-Belgio 554,21

3-Italia 7116,50                                                     3-Inghilterra 547,47

4-Belgio 6641,93                                                   4-Italia 536,97

5-Germania 5960,23                                              5-Germania 479,91

6-Spagna 5933,41                                                 6-Spagna 472,70

7-Portogallo 5856,45                                             7-Portogallo 454,42

8-Francia 5756,49                                                 8-Francia 436,71

Valori sprint

Passiamo ora ad analizzare i valori relativi allo sprint. Con questo dato, Skill Corner rileva la distanza coperta dalle squadre ad una velocità superiore a 7 m/s (25.2 km/h) e il numero di volte nelle quali raggiungono questo picco durante l’incontro. Come per l’HI, vengono prese in esame le prestazioni fisiche dei 10 giocatori di movimento, includendo sempre i subentrati ed escludendo i portieri.

Possiamo subito notare che la graduatoria dei dati rilevati nelle 8 formazioni è praticamente identica a quella dell’High Intensity. Cominciamo dalla distanza sprint coperta. In testa c’è sempre l’Olanda, unica a superare il muro dei 2000 m. La squadra olandese fa registrare un dato di 2173,84 m. Segue poi l’Inghilterra, a quota 1727,47 m. Terzo posto per l’Italia con 1694,01 m. In coda a questa graduatoria troviamo la Spagna, con 1172,53 m.

Passando alla rilevazione del numero di attività sprint, troviamo davanti a tutte ancora l’Olanda. Depay e compagni hanno fatto registrare una media di 96,98 nelle tre gare analizzate. Segue piuttosto staccato il Belgio, che si ferma a quota 85,27. Subito dietro troviamo l’Italia, con una media di 84,55. In coda altra maglia nera per la Francia, che arriva solo a 66,99.

Come fatto in precedenza con l’HI, riepiloghiamo le due graduatorie appena citate per fornirvi tutti i dati.

DISTANZA SPRINT                                                    ATTIVITA’ SPRINT

1-Olanda 2173,84                                                       1-Olanda 96,98

2-Inghilterra 1727,47                                                  2-Belgio 85,27

3-Italia 1694,01                                                          3-Italia 84,55

4-Belgio 1450,44                                                        4-Inghilterra 76,83

5-Portogallo 1202,98                                                  5-Germania 73,96

6-Germania 1201,53                                                  6-Portogallo 70,24

7-Francia 1185,69                                                      7-Spagna 67,10

8-Spagna 1172,53                                                     8-Francia 66,99

Calcolo accelerazioni e decelerazioni

Un altro dato che ci è stato fornito da Skill Corner è quello relativo al calcolo delle accelerazioni e decelerazioni. Per accelerazione si intende ogni attività svolta dai giocatori a una velocità superiore a 1.5 m/s (5.4 km/h), mentre la decelerazione si rileva quando si scende sotto questa soglia. Possiamo dire, semplificando il concetto, che viene considerata come decelerazione qualsiasi momento dell’incontro dove i giocatori effettuano recupero camminando. I dati che vi proponiamo di seguito sono calcolati sempre nello stesso modo, prendendo in esame i 10 giocatori di movimento (senza distinzione tra titolari e subentrati) e non considerando i portieri.

Partiamo dalle accelerazioni. E’ ancora l’Olanda la formazione leader, con una media di 1203,44 a partita. Segue poi l’Inghilterra, a quota 1156,71, mentre al terzo posto troviamo l’Italia, con 1036,04. Chiude la graduatoria, non superando il muro delle 1000 accelerazioni a partita, il Belgio, che raggiunge solo il tetto delle 948,50 accelerazioni.

Prendendo questi dati e rapportandoli con le decelerazioni, possiamo verificare quali formazioni nell’arco della gara avvertono maggiormente la necessità di recuperare e quali invece sono più attive sul piano della corsa. A differenza di tutti i dati che vi abbiamo proposto fino a questo momento, la graduatoria va letta in ordine decrescente. Un valore di decelerazione basso è migliore rispetto a uno più alto. Davanti a tutti in questa speciale graduatoria troviamo il Portogallo, con una media 935,43 decelerazioni a partita. Segue poi il Belgio con 941,30 mentre al terzo posto troviamo la Spagna, a quota 997,58. L’Italia si piazza al quarto posto, prima squadra a non scendere sotto il muro delle 1000 decelerazioni. Gli uomini di Roberto Mancini fanno registrare un valore di 1038,21. Com’è facilmente immaginabile, l’Olanda, che come abbiamo visto ha fatto registrare dati ottimi sul piano delle prestazioni fisiche, è in fondo a questa graduatoria, con 1216,55 decelerazioni a partita. La squadra di Frank De Boer, che si è anche contraddistinta come quella che ha coperto la maggiore distanza in campo nelle tre partite della fase a gironi tra tutte e 24 le partecipanti, spendendo molto sul piano atletico avverte anche maggiore necessità di recupero nel corso del match.

Come abbiamo già fatto con in precedenza, vi proponiamo il parallelo delle due graduatorie. Per aiutarvi nella “traduzione” dei valori, tenete a mente che un numero di accelerazioni e decelerazioni abbastanza uniforme rappresenta indubbiamente un dato migliore rispetto a uno maggiormente discordante. Quindi più che sui posizionamenti nelle due classifiche, dovete concentrare la vostra attenzione sulla cifra espressa.

ACCELERAZIONI                                                            DECELERAZIONI

1-Olanda 1203,44                                                           1-Portogallo 935,43

2-Inghilterra 1156,71                                                      2-Belgio 941,30

3-Italia 1036,04                                                              3-Spagna 997,58

4-Germania 1031,81                                                       4-Italia 1038,21

5-Francia 1024,92                                                          5-Francia 1056,04

6-Spagna 1005,07                                                          6-Germania 1071,25

7-Portogallo 987,67                                                        7-Inghilterra 1120,95

8-Belgio 948,50                                                              8-Olanda 1216,55

 

Ovviamente per completare l’analisi dei dati forniti da Skill Corner bisogna prendere in considerazione alcuni fattori. Ad esempio, il fatto che Euro 2020 sia un torneo itinerante e che le partite si disputino in città con temperature diverse tra loro. Come avete potuto notare osservando i dati HI e Sprint, i valori di Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono nettamente inferiori rispetto a quelli delle altre 4 Nazionali favorite. La squadra di Luis Enrique ha disputato tutte e 3 le gare della fase a gironi a Siviglia, al caldo torrido dell’Andalusia, cosa che ha sicuramente inciso sul rendimento fisico della Roja. Altro campo critico dal punto di vista climatico è stato sicuramente Budapest, dove Portogallo e Francia hanno disputato 2 incontri. Infatti ne consegue che anche i numeri fatti registrare da queste due formazioni risentano notevolmente delle temperature torride. Rispetto alle città che hanno ospitato, per esempio, le gare di Olanda e Inghilterra (Amsterdam e Londra) si tratta di un handicap non da poco in fase di comparazione. Quindi non possiamo limitarci solo a questi numeri per tirare conclusioni sulle prestazioni fisiche offerte da una determinata squadra.

Qualche spunto utile per capire cosa possiamo aspettarci da queste formazioni nelle gare da “dentro o fuori” che hanno inizio oggi possiamo però trovarlo. Gli ottimi dati fatti registrare dall’Olanda potrebbero essere un fattore decisivo in caso di disputa dei tempi supplementari. Una formazione che ha dei valori HI e Sprint così elevati è indubbiamente molto difficile da contrastare per le difese avversarie che, con il sopraggiungere della stanchezza, potrebbero non essere in grado di rimediare a un errore di posizionamento del reparto.

Passando a osservare i dati dell’Italia, c’è da essere discretamente ottimisti sulle possibilità di ben figurare degli Azzurri. Gli uomini di Mancini hanno buoni numeri in ognuna delle graduatorie. Malgrado la stagione intensa e logorante, i nostri giocatori si sono presentati al via di Euro 2020 in ottime condizioni atletiche. Fattore che potrebbe risultare decisivo a partire da oggi, quando chi ambisce alla vittoria finale non potrà permettersi di sbagliare più nulla. Una migliore preparazione fisica implica anche una maggiore lucidità mentale. Nel momento in cui la pressione sale, questi dettagli potrebbero fare la differenza.

Vedremo cosa accadrà nelle gare a eliminazione diretta. Risulterà maggiormente decisivo il tasso tecnico delle Nazionali favorite oppure le prestazioni fisiche faranno la differenza? Non resta che metterci in poltrona per avere la risposta.