Ferrero e i suoi scheletri

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Ferrero presidente sui generis, chi sarà il suo successore?

Che Massimo Ferrero fosse un presidente sui generis, lo si capii al momento del suo insediamento, quando il 14 Giugno del 2014 divenne presidente della Sampdoria, ereditandola a costo zero da Edoardo Garrone.

La squadra aveva riconquistato la massima serie da un paio di stagioni, ma traccheggiava nella mediocrità più assoluta, con qualche picco domenicale a ridare lustro al prestigio di un club ormai in parte decaduto.

Il suo approdo nel nostro calcio è stato come un fulmine a ciel sereno, e i tifosi blucerchiati più ortodossi hanno – giustamente – storto un po’ il naso, soprattutto agli inizi della sua avventura in blucerchiato. I modelli di riferimento hanno sempre incarnato quell’aplomb un po’ british che il genovese vecchio stampo porta con sé con malcelato orgoglio. Da Alberto Ravano a Riccardo Garrone, passando per l’immenso Paolo Mantovani, questi factotum hanno consegnato alle gerarchie dell’Italia pallonata un modo di interpretare il Gioco dove i risultati spesso si sono fusi all’allegria nel conseguirli.

La situazione giudiziaria di Ferrero

A Massimo Ferrero fin dal principio è stato condonato tutto, a partire dalla sua “verve” boccaccesca nei salotti televisivi nostrani, per non parlare del suo passato dove i fallimenti si sono sprecati, dal cinema alle velleitarie compagnie aeree. Ora che gli scheletri hanno visto la luce, il vaso di Pandora è stato aperto.

La condanna a un anno e dieci mesi lo priva di rappresentare il suo club a livello istituzionale, ma difficilmente ne uscirà scalfito. La storia del nostro calcio è ricca di seducenti bricconi che hanno fatto leva sul populismo delle tifoserie per acquistare ulteriore credito al fine di ottenere una sorta di scudo umano alimentato dal consenso.

I risultati dei giovani terribili di Giampaolo sono il movente di tutto ciò, con una Samp che sta seminando bene e raccogliendo ancora di più, con una tifoseria più allineata agli umori del Pres e alcune questioni che sicuramente non saranno lasciate in sospeso, stadio in primis.

Ne esce da questa vicenda più rafforzato che indebolito, e di questo bisogna dargliene atto.