Italia, Mancini: “Zaniolo? Ancora non è al massimo. Gnonto doveva restare qui”

Il ct della Nazionale si prepara per le sfide valide per le prossime qualificazioni

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Mancini
L’URLO DI ROBERTO MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il ct Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa da Coverciano. Queste  le sue dichiarazioni:

Mancini: “Contro l’Inghilterra sarà dura. Kean e Zaniolo possono migliorare”

ITALIA O INGHILTERRA: CHI E’ PIU’ AVANTI? – “Ormai è diventato un classico Italia-Inghilterra, un po’ come Italia-Germania. Loro credo siano da diverso tempo una grande nazionale, piena di giocatori di talento, di forza e di tecnica. Sarà una partita dura come lo sono state tutte le altre. Loro hanno più scelta di noi per tanti motivi, ma a Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni. Però loro sono forti”.

ZACCAGNI E CASALE OUT: PERCHE’? – “Casale è un giocatore che seguiamo come seguiamo i pochi italiani che ci sono. Zaccagni sta facendo un ottimo campionato e non c’è nessuna motivazione particolare, la Nazionale è aperta a tutti e se continua così ci sarà altre volte”.

KEAN E ZANIOLO, IL TALENTO SI STA DISPERDENDO? – “Quest’anno 100 gol in meno? Di italiani che segnano non ce ne sono molti… Zaniolo non è stato chiamato perché ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione, non ha ancora giocato partite intere. Lui se fa bene al Galatasaray verrà chiamato e anche Kean speriamo possa migliorare e migliorare. Però è anche vero che il tempo passa, quindi la speranze è che possano capire che hanno grandi qualità e che alla Nazionale servono”.

PRIMO RITIRO SENZA VIALLI – “Ne ho già parlato coi ragazzi, per noi sarà importante ricordarlo. Come se fosse qui con noi. Lui aveva i suoi spazi e non è semplice per noi, dobbiamo provare a fare bene anche per lui”.

RETEGUI “Lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un ragazzo giovane. Non pensavamo dicesse di sì, abbiamo un po’ tergiversato e invece ha detto subito sì. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio e giovane”.

PERCHE’ POCHI ATTACCANTI NASCONO IN ITALIA?“Non ho idea del motivo per il quale vengano fuori pochi attaccanti, siamo davvero molto limitati nel reparto offensivo. Ci sono gare a livello Primavera che non hanno italiani. Abbiamo tre squadre ai quarti di Champions League, ma su tre squadre gli italiani al massimo sono 7-8. La realtà è questa”.

CAMPIONATO TROPPO NERVOSO? – “Un po’ di nervosismo c’è, soprattutto le squadre che giocano per la Champions League perché il Napoli ha già 3/4 di Scudetto sulla maglia”.

LOCATELLI – “E’ sempre stato con noi, a centrocampo siamo tanti e può capitare che non venga convocato. Quella di ieri è stata una delle sue migliori partite, deve continuare così”.

PROBLEMA PRINCIPALE“In Italia non gioca più nessuno per strada. Noi giocavamo 3-4 ore per strada e poi andavamo ad allenarci, oggi questo non accade più. Non è un caso se giocatori nascono ancora in quei Paesi, come Uruguay, Argentina o Brasile, dove si gioca ancora molto per strada. Perché Gnonto in Italia non l’ha preso nessuno? Poteva giocare per la Sampdoria o la Fiorentina. Nessuno l’ha preso, però gioca titolare in Premier League. In Olanda c’è Oristano che gioca bene in Eredivise. Zaniolo è un po’ l’emblema, non giocava e poi s’è ritrovato titolare in Champions League. Noi dobbiamo cercare di andare a scovarli da qualche parte, in tutti i modi”.

COSA E’ RIMASTO DELLA SQUADRA CHE HA VINTO L’EUROPEO? – “Di certezze non ne ho mai, le cose possono cambiare in tre giorni. Purtroppo c’è stata la difficile parentesi del Mondiale, ma la squadra a parte qualche partita, che poi sono state davvero poche, ha sempre fatto bene. Siamo arrivati due volte alle finali di Nations League, questo vuol dire che valori ci sono. Dobbiamo ricostruire qualcosa di importante perché per arrivare a vincere devono esserci basi solide. Cose buone nelle gare di Nations ce ne sono state”.

MODULO DI RIFERIMENTO“Il mio modulo è quello lì, poi è anche vero che in Italia i nostri difensori giocano col 3-5-2. Il nostro però è il modulo che ci dà maggiori sicurezze”.

 

Davide Parravano
Davide Parravano, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero