Milan senti Leonardo: “Cinesi? Anche con tanti soldi…”

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Leonardo e il suo punto di vista

Leonardo Nascimento de Araújo, noto semplicemente come Leonardo, ex calciatore e allenatore del Milan e campione del mondo con la nazionale di calcio brasiliana nel 1994, ha espresso la propria opinione sul calcio italiano ai microfoni de Il Sole 24 Ore.

“L’Italia, ad esclusione della Juventus dove programmano, progettano, si danno tempo e mettono tanti soldi solo se ne vale la pena, si è fermata dieci anni fa. Il suo calcio funzionava, vinceva, c’erano le fortune dei Moratti, degli Agnelli, dei Berlusconi che permettevano alle famiglie di staccare assegni per avere i campioni più forti. Un management casereccio che poteva funzionare negli anni 80-90; le squadre come la seconda azienda di grandi gruppi. E nessuno che guardasse avanti, l’Italia era autosufficiente, ma oggi gli stadi sono obsoleti e manca una struttura politico-organizzativa. Mentre Inghilterra, Germania, Real Madrid e Barcellona si sono date regole e modelli, hanno canalizzato i soldi delle tv e soprattutto hanno sviluppato da anni avvolgenti politiche di marketing negli altri continenti a caccia di nuovi tifosi e ricavi milionari. I cinesi? Mi pare complicato immaginare uno sviluppo del calcio italiano sugli investimenti stranieri: se si mettono soldi, anche tanti, sui giocatori ma non c’è organizzazione, si va poco lontano”.