Moratti consiglia l’Inter: “Prenderei Zirkzee. Ho parlato con Zhang..”

L'ex presidente elogia l'attaccante del Bologna

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Moratti
Massimo Moratti - ph KeyPress

Intervistato da Gian Luca Rossi, Massimo Moratti è tornato a parlare dell’Inter visto anche l’anniversario del club nerazzurro.”Faccio auguri affettuosi al club e ai tifosi, l’Inter vive per la passione che genera: la sua bellezza è la passione che ha attorno. Questa società è piena di ricordi meravigliosi, non solo i momenti delle vittorie: anche le avventure, le emozioni e i campioni che sono passati di qui che sono stati per la gente un momento di grande felicità e di realizzazione di un sogno. Tutte queste emozioni hanno riempito la vita di tanti. Dicendo Inter mi viene in mente una forte emozione, è adrenalinica. E poi una certa emozione: ti viene in mente qualcosa di più completo rispetto ad un semplice tifo sportivo. Quando diventi tifoso dell’Inter cominci ad avere caratteristiche che ti mettono in condizione di essere solo quello: la società segue l’indirizzo dato dal presidente ma ho sempre visto i tifosi con un grande affetto. Li ho visti sempre talmente disponibili, severi e critici, ma nel momento del bisogno sempre a disposizione: ti danno forza e la forza dell’Inter è questa, non cambia mai questa caratteristica”

Moratti: “Mbappè è fantastico”

Su Zhang: “Ci ho parlato via video, è stato molto gentile come sempre: ci siamo dati appuntamento per quando tornerà a Milano, non mi ha detto quando ma mi ha detto che lo farà presto. E’ estremamente gentile e accogliente, ha fatto organizzare molto bene l’invito che mi hanno fatto: è stato affettuoso e simpatico, qualcosa che mi rimarrà nel cuore”.

Chi avrei portato all’Inter oggi? “A me piace molto Zirkzee: gioca con una semplicità, come un grande coi bambini. Detta il tempo a tutta la squadra, ha una facilità di movimento in campo: io lo trovo un giocatore fantastico. Sarebbe scontato dire Mbappé, lui è fantastico: uno dice un giocatore che potrebbe portare, penso che sia impossibile spostare Mbappé. Io andrei volentieri a vedere la partita se ci fosse in campo Zirkzee.
Un ricordo storico personale? E’ una partita, ma mi ha impressionato e mi ha fatto gioire da pazzi: quando abbiamo vinto con la Sampdoria 3-2 e perdevamo al 40 2-0, il Chino si è scatenato. Detto così sembra normale, è stata una partita fantastica: sono stati tutti bravissimi. Come fatto emotivo è stato grandissimo, dava orgoglio della squadra: era una squadra di carattere oltre che di classe. Poi ci sono le grandi soddisfazioni: Barcellona emotivamente è stata incredibile, è stata la vera finale emotivamente anche per i giocatori, una battaglia vera. I primi gol poi di Ronaldo sono stati bellissimi: quello allo Spartak è stato il più bello in assoluto, era su un terreno in cui era impossibile fare uno stop. Quella fu una partita bellissima, vinta molto bene ed emozionante: con Ronaldo ti sentivi come su una carrozza, prima o poi sapevi che sarebbe successo qualcosa di fantastico”.

In quanti hanno spinto dal 2013 per riavere Moratti ancora nell’Inter? “Anche adesso c’è chi continua a ricordare come meravigliosi quei tempi, è un classico della storia: mi fa piacere, ma Zhang si sta comportando molto bene dal punto di vista pratico e di risultati. Ha messo lì una squadra fortissima, ha vinto un campionato ed è vicina a fare qualcosa di stupendo: è una squadra che dà l’idea di avere proprio un assetto notevole”.

Inzaghi come il primo Mancini? “Può darsi che ci siano somiglianze, ma caratterialmente sono diversi: Mancini era di un’emotività notevole e quindi bisognava stargli vicino perché mi faceva piacere condividere le sue ansie. Gli sono molto grato, ci ha fatto fare il salto di qualità con una bella squadra. Inzaghi ha delle grandissime doti, ha scelto giocatori giusti e ha messo a posto la difesa facendola sentire forte ed esperta. Ha un grandissimo merito. Poi il nostro centrocampo è notevole: tutti sono stati inseriti bene. Mkhitaryan lo trovo eccezionale, se mi dicono quale giocatore vorrei nella rosa di 10, 20 o 80 anni fa, dico lui sempre. E’ un giocatore che è utilissimo, è un collante eccezionale, è un professionista serissimo e non un rompiscatole. Lautaro nella squadra del Triplete? Il presente è sempre vissuto a colori e come tale metteresti i tuoi eroi ovunque: io non posso lamentarmi di Milito, Eto’o, non li sostituirei mai”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero