Inter, Marotta ai microfoni: “Bisogna avere stadi funzionali. Poi valorizzare diritti tv”

Marotta ha espresso opinioni sulla situazione legata agli stadi e ai centri sportivi

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L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELL'INTER GIUSEPPE MAROTTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Beppe Marotta ha partecipato all’evento Sport Industry Talk, organizzato da RCS Academy. In tale occasione il dirigente sportivo dell’Inter ha espresso opinioni sulla situazione legata agli stadi e ai centri sportivi, e ha parlato, inoltre, dei diritti tv.

Marotta | Le parole del ds

Da quanto è stato riportato da Tuttojuve.com, Marotta in merito alla questione degli stadi avrebbe detto: “Il discorso stadio dev’essere un’attrazione per l’investitore privato perché altrimenti la gente non si avvicina e poi lo Stato deve intervenire per considerare un asset come lo stadio di chiaro interesse nazionale. In Europa sono stati costruiti 153 stadi negli ultimi anni, uno solo in Italia. Siamo fanalino di coda”. L’ex amministratore delegato della Juventus ha poi continuato, focalizzandosi anche sui centri sportivi: “Quando si parla di strutture si deve però parlare anche di centri sportivi, dove crescono i calciatori. Tanti club di A non possiedono il centro sportivo, noi come Inter abbiamo un piccolo gioiello come la Pinetina ma sul settore giovanile siamo molto carenti e questo è un grandissimo problema. Potrebbe essere sostituito se il sistema scolastico si facesse carico di far giocare anche i bambini delle elementari. In Spagna fino a 12 anni lo sport è nelle mani del sistema scolastico. Oggi per giocare negli oratori devi pagare una quota associativa e non è giusto. Questo porta anche a un grande problema nel generare talenti perché se non ci sono tanti affiliati non puoi reclutare i giocatori di chiaro interesse nazionale. Il discorso stadio dev’essere un’attrazione per l’investitore privato perché altrimenti la gente non si avvicina e poi lo Stato deve intervenire per considerare un asset come lo stadio di chiaro interesse nazionale. In Europa sono stati costruiti 153 stadi negli ultimi anni, uno solo in Italia. Siamo fanalino di coda”.

Infine, Marotta ha anche citato i diritti tv: “Il primo compito del management che gestisce il calcio è valorizzare le risorse. Principalmente avere stadi funzionali che possano essere un riferimento della collettività, in secondo luogo valorizzare i diritti tv. La Premier League guadagna 4 miliardi e non trasmette nemmeno tutte le partite interne. Noi le facciamo vedere tutte… All’estero incassano 2 miliardi e noi speriamo di arrivare a 300-350 milioni di euro. Il grande gap è questo. Anche noi possiamo garantire un buono spettacolo, non a caso abbiamo avuto tre finaliste in Europa. Il made in Italy vale”.