Julio Sergio: “Ho chiesto a Mourinho di allenare il Brasile. Non mi aspettavo Totti lontano da Roma”

L'ex portiere commenta le vicende in casa Roma e sogna di lavorare insieme a Totti e De Rossi nella Capitale

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Julio Sergio - ph Fornelli

Julio Sergio, ex portiere della Roma, è intervenuto ai microfoni di TV Play per parlare di De Rossi e Mourinho e dell’ambiente giallorosso.

Julio Sergio: “Ho consigliato a Mourinho di allenare il Brasile”

Su De Rossi…

“Lui è stato umile e intelligente per fare le cose semplici. La squadra ha giocatori come Lukaku e Dybala per fare la differenza, quindi ha assegnato movimenti più semplici alla difesa e si è ritrovato uno Svilar in forma super. Me lo aspettavo perché già coordinava quando giocava. Risposta molto positiva e bellissimo inizio”.

Cosa ne pensi di Totti fuori dall’ambiente Roma?

“Non mi aspettavo Totti lontano dalla Roma, ma da quando giocavo con la proprietà americana qualcosa già si sentiva. Francesco è una leggenda e non mi sembra normale che lui non sia coinvolto con la società. Sappiamo però che ha passato un momento particolare e poi ha preso una sua strada dopo aver lasciato la Roma. A me piacerebbe vedere lui dirigente, io al suo fianco e De Rossi allenatore!”

Di che cosa ti occupi momentaneamente?

Io oggi ho un rapporto importante con la società, ho iniziato a fare l’allenatore nel 2014 e la Roma mi aveva invitato a fare l’ambasciatore nel Sudamerica. Ne abbiamo parlato e sviluppato le idee e oggi ho un accordo per fare cose in Sudamerica, di mercato, anche se non in esclusiva. Piano piano sto crescendo, a fine marzo tornerò in Italia per 15-20 giorni, ma mi piacerebbe tornare a vivere a Roma”. 

Chi può essere il futuro ct del Brasile? Mourinho è il profilo ideale?

A me non importa della nazionalità del CT del Brasile. Gli allenatori brasiliani sono bravi ma tanto diversi da quelli europei. Io ho chiesto di persona a Mourinho se avesse voluto, ma mi ha detto no, almeno in quel momento. Oggi non lo so. Con la nazionale però abbiamo perso quasi un anno a chiacchierare su Ancelotti a cui secondo me non hanno fatto neanche una telefonata, perché poi ha rinnovato col Real Madrid. L’organizzazione del calcio brasiliano è un problema, perché abbiamo ancora i migliori giocatori, ma non li sviluppiamo come dovremmo. Sto lavorando per portare un grande allenatore italiano nel campionato brasiliano, perché credo che ne gioverebbe a livello tattico tutto il sistema calcio brasiliano. Per Conte però non abbiamo abbastanza soldi… magari! Tempo fa provai col Vasco da Gama, ma ora sto provando con due proposte al Botafogo”. 

Matteo Capone
Matteo Capone, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero