Lazio, prime parole di Tudor: “Impossibile non accettare. Possiamo fare davvero bene”

Le prime parole da biancoceleste del nuovo allenatore della Lazio.

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L'URLO DI IGOR TUDOR CHE PUNTA IL DITO ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

In attesa della conferenza stampa di presentazione, sono arrivate le prime parole di Igor Tudor da allenatore della Lazio. L’ex tecnico di Verona e Olympique Marsiglia ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club, presentandosi ai tifosi biancocelesti.

Le parole di Igor Tudor da nuovo allenatore della Lazio

Quali sono i motivi principali che l’hanno spinta ad accettare questa sfida?

“La Lazio è un club prestigioso. È una sfida bella e stimolante. È una squadra con giocatori forti e una tifoseria speciale. Venire a far parte di questo club e di questa città è una cosa che non si può non accettare”.

Come sta vivendo le prime ore da biancoceleste? Cosa ha pensato quando l’hanno chiamata Lotito e Fabiani?

“Mi trovo bene, le strutture sono belle e si può lavorare bene. Un allenatore qui può fare davvero bene, c’è serietà e organizzazione come piace a me. È una famiglia, gli allenatori di questo club hanno sempre un ruolo importante”.

Debutterà con la doppia sfida alla Juventus, poi ci sarà il derby. Cosa può dare la Lazio da qui a fine stagione?

“Si può dare sempre tanto, ma bisogna lavorare con intelligenza e nel modo giusto. Cambiare allenatore richiede adattamento, ma ho visto un gruppo sano e di gente che lavora e si applica. Tocca a me trasmettere in fretta l’idea che ho in testa, e penso di poterci riuscire”.

Ha già lavorato con Casale e Guendouzi. Come li ha ritrovati?

“Matteo non l’ho ancora visto ma è un vincente. Ha una mentalità pazzesca che serve in queste squadre. Nicolò è un ragazzo d’oro, un giocatore forte. Sarà sicuramente utile”.

Quanto è contento di avere quattro centrali di livello da ex difensore? Punterà molto sulla fase difensiva?

“Io ero anche centrocampista (ride, ndr). Lippi mi mise anche terzino. Sono difensore, ma mi piace lavorare tanto sulla fase offensiva pur senza rinunciare alla difesa. Vorrei vedere la squadra fare entrambe le fasi. Questo è il nostro obiettivo, con spirito e voglia di sacrificio che non devono mai mancare”.

Che Lazio vuole vedere in campo?

“Da allenatore non rinuncio a nulla. Voglio vedere tutto: fase offensiva, difensiva, transizioni, grinta e qualità di gioco. Possesso ma anche corsa, il calcio moderno va in questa direzione: attaccare in tanti e fare gol, non essere noiosi. Proveremo a fare tutto questo, in qualcosa farò meglio e in altre peggio. Ma è sempre tutto un miglioramento, non mi accontento mai e c’è sempre da migliorare”.