Alla vigilia del match europeo contro gli azeri del Qarabag, Walter Mazzarri festeggia il suo 53esimo compleanno che cade in un momento non proprio sereno per l’ambiente nerazzurro, con le quattro “sberle” del Cagliari di Zeman che hanno fatto rumore e fanno ancora male. “Io credo che il 4-1 col Cagliari non può essere da Inter – le parole di Mazzarri nella conferenza stampa pre partita -. Dobbiamo capire il perché, non siamo quelli. Ho sbagliato certe valutazioni – ha continuato il tecnico dell’Inter -, in Europa faremo una gara diversa, come agonismo, intensità, corsa, faremo vedere che siamo capaci di giocare a calcio. Cagliari è stato un incidente e basta”. Un incidente: così Mazzarri definisce il ko interno contro i sardi e lo sperano vivamente anche i tifosi nerazzurri, che domani in Europa League ma soprattutto nell’imminente e difficile trasferta in casa della Fiorentina si aspettano una pronta e decisa reazione.
“Per domani ci sono Nagatomo e D’Ambrosio, poi posso utilizzare Obi – ha affermato Mazzarri in merito alla formazione e alla luce di diversi infortuni che hanno colpito i nerazzurri nelle ultime 49 ore -. Il Qarabag è un test importante, per capire se abbiamo superato l’effetto-Cagliari, il Qarabag è squadra molto fisica”. Non è mancato, quindi, un passaggio sul rapporto tra Walter Mazzarri e la tifoseria nerazzurra, che dopo un anno abbondante di lavoro sulla panchina dell’Inter sembra non essersi ancora del tutto “innamorata” del proprio tecnico, come dimostrato dai fischi di domenica: “Io faccio i complimenti ai tifosi – ha detto in proposito Mazzarri -, ci hanno incitato fino al 95′ nella gara col Cagliari. Io sono al servizio dei miei giocatori, sono il primo tifoso della mia squadra. Mi aspettavo di peggio, in altre piazze ho sofferto di peggio. Se un allenatore arriva e perde in casa, è normale sentire che i tifosi se la prendono con l’allenatore, è normale. Sono le regole di questo mondo. Ma ripeto – ha ribadito l’allenatore nerazzurro -, in altre piazze ho visto e sentito di peggio”.