Napoli, De Laurentis: “Il tifo deve essere sano”

Le parole di Aurelio De Laurentis dopo gli scontri orribili di ieri nel centro di Napoli

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Ph: Salvatore Fornelli

Napoli, le parole di Aurelio De Laurentis

Parla anche Aurelio De Laurentis, presidente del Napoli, al comitato per l’ordine e la sicurezza straordinaria conclusa pochi minuti fa:

Ringrazio Prefetto e Questore. A Francoforte la curva dei loro tifosi mi ricordava quelle della Serie C con tifo senza valore, un tifo ancestrale. Dissi a Marchetti: a me mi multi per 30-40-50mila euro, a questi qui gli devi levare un milione. E lui: vedrai, non gli farò nulla. Il discorso qual è. Conoscete la sigla ACAB? Ci abbiamo fatto anche un film. I reietti si uniscono per fronteggiare le forze dell’ordine. Tutto quello che può essere racchiuso in un confronto tra tifoserie, in realtà è un pretesto per mettere a dura prova l’ordine costituito.

Allo stadio ho visto uno spettacolo straordinario. Ci sono alcuni napoletani che dicono: non capiamo perché De Laurentisi sia così restrittivo, c’è troppo ordine allo stadio, prima si faceva più casino. Gli rispondo: fatelo a casa vostra il casino! Il tifo deve essere sano. Allo stadio ci vanno famiglie, bambini e adolescenti ai quali non bisogna far fare un giro di cocaina né di fumare marijuana né di far vedere un’arma o di far vedere che in fondo...il Napoli siamo noi. Perché è questo il leit motiv di 300-400 persone che ieri erano fuori come cani sciolti che ieri erano fuori appresso alle forze dell’ordine con la scusa di fronteggiarsi coi tedeschi. Vorrei si applicasse qui la legge inglese negli stadi, l’ho detto alla Meloni. Volete usiamo soldi per impianti poi devastati? Bisogna regolamentare la frequentazione dello stadio che deve essere un luogo sacro. Non posso parlare della Uefa, si rappresenta da sola, lo farò a fine campionato”.