Calciomercato Juventus, quando l’investimento non frutta

Dirigenza e tifoseria delusi dall'attacco fallimentare

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Vlahovic
DUSAN VLAHOVIC RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

In casa Juventus, non c’è davvero un attimo di pace. Travolta dallo scandalo stipendi che di fatto ancora sta tenendo banco in questi giorni, dirigenza e tifoseria convengono su un dato pressoché fattuale e indiscusso: l’attacco bianconero è uno, se non il più fallimentare che ci sia mai stato. A stabilire ciò sono i dati. La società torinese ha speso ben 150 milioni per il reparto avanzato eppure le aspettative sono state deluse. Vuoi per infortuni e vuoi per prestazioni deludenti, ancora oggi la squadra ha un’evidente difficoltà nell’andare in rete. Sicuramente Chiesa e Milik sono giustificati per i rispettivi infortuni, ma Kean che con le sue prestazioni altalenanti non ha mai realmente convinto e soprattutto Vlahovic, di alibì ne hanno ben pochi. Soprattutto il serbo costato ben 80 milioni è forse quello meno difendibile di tutti.

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Chi invece ha dato dimostrazione di grande maturità e responsabilità, è stato Di Maria. L’argentino infatti, dopo il mondiale vinto con la sua Argentina, ha letterlamente preso per mano la squadra trascinandola a suon di prestazioni eccelse, a ritrovare le vittorie. Con ogni probabilità quindi si ripartirà proprio da lui nel costruire l’attacco per il futuro. Vlahovic è pressochè certo di lasciare Torino, magari con destinazione Premier, campionato questo che ospita moltissimi suoi estimatori, mentre con Milik e Kean è ancora tutto in divenire. Forse oltre a Di Maria, l’altro attaccante per il quale la sua permanenza è data per certa è Federico Chiesa. Una cosa però appare chiara: indubbiamente sul versante d’attacco cambiamenti ce ne saranno.