Kamada si presenta: “Avevo tante offerte ma volevo la Lazio. E su Sarri..”

Il trequartista non vuole far rimpiangere la partenza di Milinkovic-Savic

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Kamada
DAICHI KAMADA IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa insieme al ds Fabiani, Daichi Kamada, ha parlato della sua nuova esperienza in biancoceleste: “Sono molto contento di essere qui. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno permesso di venire alla Lazio e di vestire questa maglia, sono in una squadra dalla grande storia”.

Kamada: “Ci si aspetta tanto da me. Devo migliorare tanto”

Ti ispiri a qualche giapponese che è stato qui in Italia? Hai parlato con qualcuno? Indossi una maglia pesante…

“Non ho parlato tanto con gli ex calciatori giapponesi che sono stati in Italia, l’unico è stato Tomiyasu del Bologna. So che è un ruolo molto difficile, ci si aspetta tanto da me, posso dire che non sono lui. Non posso fare lo stesso lavoro, ma qualcosa di diverso. Credo di poter migliorare e dare tanto alla squadra”.

Dopo l’addio all’Eintracht hai aspettato tanto tempo prima di accettare la Lazio. Come hai passato questo periodo?

“Raccontare tutta l’estate c’è poco tempo. Non mi aspettavo così tante difficoltà. Non potevo scegliere una squadra così facilmente, abbiamo aspettato tanto, ma ora sono molto contento di essere alla Lazio. Ci sono giocatori forte e un allenatore bravissimo. L’importante era scegliere la strada giusta da solo”.

Un commento sul passaggio al Liverpool di Wataru Endō?

“Ho giocato con lui in Belgio e Sint-Truiden, anche in Nazionale. Sono contento per lui, un giocatore di 30 anni, non è facile andare in una squadra grandissima come il Liverpool. Ora nel calcio non conta molto l’età, conta essere un buon giocatore e aiutare la propria squadra”.

Perché hai scelto la Lazio?

“Avevo detto tante volte, volevo una squadra che giocasse in Champions League. Ho ricevuto tante offerte da diverse squadre, ho parlato con il presidente, ho sentito l’entusiasmo e sono ventuto qua. So che mister Sarri tatticamente è bravissimo, ho pensato a quanto potessi migliorare tatticamente e offensivamente. In Germania ho imparato tante cose in fase difensiva, qui posso completarmi”.

Possono aumentare i tifosi giapponesi della Lazio?

“Non sono un tipo molto popolare, non vi aspettate troppo sotto questo profilo (ride, ndc)…”.

Cosa ti aspetti dalla Lazio in Europa?

“Ho potuto giocare tante partite buone in Europa e ho segnato molto, ma non sono uno che sblocca la partite da solo. Non sono un giocatore speciale che fa il risultato da solo, dipendo anche dalla squadra. Se gioca bene la squadra, gioco bene anche io. Se gioca male la squadra, gioco male anche io. L’Eintracht, in Europa, ha giocato benissimo le partite importanti”.

Sei l’unico che ha giocato titolare a Lecce: come ti sei trovato a centrocampo?

“La prima partita è stata difficilissima, mi ha detto la squadra che contro il Lecce spesso è stata complicata, però pensavo che segnando per primi, poi potesse andare meglio. Invece abbiamo preso due gol e perso nel secondo tempo. Nel calcio non si possono giocare tutte le partite in modo perfetto. Speriamo di ripartire bene e giocare meglio dalla prossima in poi. Il mio debutto non è stato perfetto, c’è stato un tempo stretto per prepararmi, posso migliorare mentalmente e di condizione, posso dare molto di più alla squadra”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero