Mourinho: “Domani toccherà a Svilar e Karsdorp. Non dico chi giocherà in attacco, e sulla mia squalifica..”

Il tecnico portoghese ha le idee chiare

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JOSE' MOURINHO FA L’OCCHIETTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa, Josè Mourinho ha affrontato il tema Sheriff Tiraspol, proprio in vista della sfida di Europa League.

Queste le parole dello Special One:

Con il doppio centravanti ha giocato dal via in tre occasioni, Sampdoria, Milan e Betis. Nella gestione degli attaccanti, soprattutto di Dybala, domani è possibile vedere insieme dal 1′ Lukaku e Belotti?
“Se lo consideri così… Se l’obiettivo della domanda è sapere chi giocherà domani non voglio dirlo. Giocherà Karsdorp perché Kristensen non può giocare e perché senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik, ho bisogno di avere un quarto difensore in panchina. Giocheranno Mancini, Llorente e Ndicka. Se mi chiedi dei due attaccanti per sapere chi gioca, non lo dico. Se la domanda è dal punto di vista strategico, filosoficamente preferisco giocare con due attaccanti dove uno è di creatività. Per questo abbiamo giocato con Dybala o El Shaarawy e Abraham, con questo tipo di combinazioni”.

Dopo la finale di Budapest ripartite da zero. Con che spirito si ricomincia da Tiraspol? Gioca Svilar in porta?
“È una stagione diversa e una competizione diversa. Continuerò a dire fino all’ultimo giorno, e magari anche dopo, della mia carriera che la finale di Budapest non l’abbiamo persa, lo dirò ogni volta che parlerò della finale. Partiamo da zero, oggi l’obiettivo è quello di qualificarci per la prossima fase. L’anno scorso abbiamo iniziato con una sconfitta che ci ha creato difficoltà nella qualificazione e la difficoltà di giocare un playoff contro una squadra di Champions League, non è facile per una squadra come la nostra che ha tanti impegni durante la stagione. Se possiamo vincere il girone, sarebbe importante. Ti rispondo su Svilar perché sei venuto da Roma e non è facile: gioca Svilar perché Rui Patricio ha giocato bene l’ultima partita e non ha subito gol. Non c’è stata critica a Rui. Se contro l’Empoli non fosse andata bene e ci fossero state critiche, avrebbe giocato Rui al 100%”.

Lo Sheriff non è una squadra top, è difficile dare un impulso alla sua squadra per giocare contro lo Sheriff?
“Abbiamo rispetto per tutti gli avversari, abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere, abbiamo perso l’anno scorso a Ludogorets la prima del girone e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa, soprattutto in trasferta. Giochiamo contro l’avversario, il pubblico, una motivazione speciale per una squadra il cui obiettivo è qualificarsi alla prossima, giochiamo anche contro una storia perché hanno fatto cose incredibili in Champions 2-3 anni fa. Non è una partita facile, per questo giochiamo con una squadra forte. Ho detto già chi gioca in difesa, sono quattro giocatori titolari. Abbiamo preso giovani giocatori e due che non sono mai stati con noi, Mannini e D’Alessio, ma non iniziano la gara. Noi andiamo in campo seriamente”.

Domani non sarà in panchina, sarà un problema per lei e per la squadra? Come guarderà la partita?
“Ovviamente è un problema perché non sarò vicino alla squadra e non posso comunicare con la squadra. Ma abbiamo cercato di ridurre il problema con il lavoro. Oggi l’allenamento è stato positivo. Non posso comunicare con la squadra durante la partita. Non mi interessa dove guarderò la squadra, la seguirò dove mi metterà lo Sheriff. Durante la partita mi fido dei giocatori e dello staff, che sa come penso. Non posso parlare con la squadra ma posso esultare ai gol”.

A sensazione per raggiungere la meta della qualificazione in Champions League è più facile tramite il percorso in campionato o in Europa?
“Onestamente non lo so. L’anno scorso tutti abbiamo avuto la sensazione che si potesse fare sia attraverso il campionato sia attraverso la via europea. Penso che alla 30esima giornata di campionato eravamo terzi e ai quarti di finale di Europa League. Abbiamo avuto infortuni importanti come quelli di Dybala e Smalling, siamo andati in difficoltà e abbiamo perso qualche partita in campionato che in condizioni normali non avremmo perso. Siamo arrivati in una finale difficile contro una squadra con le nostre stesse ambizioni. Ma onestamente non lo so, ci sono squadre forti in Italia e in Europa League come Brighton, Liverpool, Bayer Leverkusen ed Atalanta. Non riesco a dirlo e non riesco a scegliere una competizione, per me il pensiero è sempre la prossima partita ed oggi per noi la partita di Europa League è più importante”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero